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"Ofir Gendelman è il portavoce con i media arabi del Primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu. Su Twitter ha condiviso un video per sostenere che le immagini dei palestinesi feriti e uccisi dai bombardamenti siano frutto di una messinscena. “Gli abitanti di Gaza – scrive – stanno cercando di fuorviare l’opinione pubblica internazionale e i media fingendo le lesioni ai bambini e ai civili a Gaza. Guarda come viene applicato il trucco a un bambino e come vengono “curate” le persone civili che non sono rimaste ferite, davanti alle telecamere”. Come gli fanno notare decine di utenti sotto il suo post, si tratta di una fake news. Il video infatti è un filmato che mostra il backstage di un cortometraggio sulla Palestina girato anni fa da un regista libanese, Mahmoud Ramzi, e intitolato The Reality. È stato lo stesso regista a segnalarlo sui social. Non è la prima volta che il diplomatico israeliano diffonde bufale sui social. Già nel 2021 aveva condiviso un video falso dei lanci di razzi di Hamas"

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/11/09/gaza-il-portavoce-di-netanyahu-con-i-media-arabi-pubblica-un-video-guardate-i-palestinesi-come-fingono-ma-e-il-backstage-di-un-videoclip/7348653/






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"Unico stipendio solo non basta più se qualcuno non ti ha regalato una casa o se non hai una rendita di qualsiasi genere. Io ho due figli e devo lavorare: come tante mie colleghe faccio i salti mortali e corro dalla mattina alla sera, ma preferirei di gran lunga potermi occupare della mia famiglia serenamente piuttosto che dover sgomitare nella bolgia del mondo del lavoro non già per fare carriera ma soltanto per dimostrare che vale ancora la pena pagare una donna “oramai” quarantenne, NONOSTANTE sia una inutile madre di famiglia (anche assenteista nel caso dei tuoi figli siano malauguratamente cagionevoli di salute…) .
Purtroppo, temo che l’emancipazione della donna auspicata dal femminismo abbia seguito la direzione che nessuna di noi si augurava, ovvero quella del modello maschile: se vuoi essere vincente devi essere aggressiva, opportunista, insensibile, ambiziosa, calcolatrice, cinica come quel prototipo maschile che personalmente non ho mai stimato"
Sonia Maspero/ Repubblica/ D donna p. 54 Anno Domini 2015, 12 Ottobre


Ps. Cercavo tutt’altro in uno dei miei Moleskine, sebbene e per lungo tempo avessi provato o dalla serie: quando cerchi non trovi. Un fotogramma che Manunzio firma integralmente senza se e senza ma, sebbene e non da mo’ fatto segno d’essere anti-femminista. E poi si gioca artatamente su i cosiddetti “sinonimi”. Donna quando fotte (qui per conviene sebbene il fottere resti) ecco, a lor signorie. Eppure le stesse sul “Red Carpet” qualsiasi “fresh, flash, frock' n' roll” non ci pare, anzi, che mostrino, già desnude il pelo, titoli equipollenti o master (dal latino maestro di...) ma manco per il c...urri-cul-um. Infine, se vogliono codeste “signore” far colpo (su chi?) forse che non fanno aggio su le qualità femminili e non già donnesche: zizze in fuori e culo al vento?….Capirete quindi perché Manunzio è un Pasdaran del caso e, poi via intesa come marciapiede seriale, conosce bene ste figlie di...Maria.
Donne in corriera, allora, proprio così, prestito da una piece dell’attrice meneghina Lella Costa




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“I bambini a Gaza muoiono a un ritmo allarmante: non c’è acqua potabile e iniziano a proliferare malattie dovute alla scarsa igiene e alla denutrizione, è quasi ormai impossibile curare i malati e i feriti. Il rischio di epidemie è altissimo”. Questa la denuncia dell’Unicef

“2,2 milioni di persone sono intrappolate nella Striscia di Gaza, sotto bombardamenti continui e indiscriminati. Sia che cerchino di scappare o che restino in casa: sono in pericolo di vita. Manca tutto: ripari, cibo, energia, carburante, acqua. Ospedali ambulanze vengono bombardati”. Così Medici Senza Frontiere

“Mentre le forze israeliane continuano a intensificare il loro assalto devastante alla Striscia di Gaza occupata, abbiam documentato attacchi illegali israeliani – compresi attacchi indiscriminati – che hanno causato massicce perdite civili e che devono essere indagati come crimini di guerra. Così Amnesty International

Il FattoQuotidiano
(Copia & Incolla se vi pare)

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/10/25/lonu-il-papa-medici-senza-frontiere-amnesty-per-la-pace-tutti-antisemiti/7333880/

date » 09-05-2023 10:49

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tags » finis terrae, chiude imaging resource, era digitale, fotografia digitale,


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Il mio processo creativo è strettamente connesso al modo in cui esamino la mia vita, a come ho conosciuto me stesso, a come ho tratto chiarezza dalle mie emozioni e le ho tradotte in immagini. Scattare fotografie è stato il mio modo di riconciliare il mondano con l'ideale, di riconciliare le mie paure e passare da ansioso solitario a partecipante. È stato con la mia macchina fotografica che ho iniziato a trovare l'intimità.

Oggi, gran parte della cultura occidentale sembra radicata nella lontananza, nella rabbia, nell'alienazione e nello squallore. Sento, tuttavia, il bisogno di raggiungere la sua anima, la sua profondità e la sua bellezza sottostante.

Mi fido del mio istinto per arrivare al nocciolo della questione. Prima trovo la posizione, poi segue tutto il resto. Se mi guardassi lavorare, mi vedresti muovermi e fermarmi all'improvviso quando trovo il posto giusto per scattare una foto. È un'intuizione sulla proporzione e la scala, e su come mi relaziono al soggetto. Non è un concetto intellettuale; è un concetto emotivo. La composizione è come il ritmo nella musica: è dove tutto è sincronizzato.

Sono meticoloso nel mio mestiere. Espongo ed elaboro la pellicola a mano, lentamente, e lavoro per produrre un manufatto squisito, la stampa. Lavoro per produrre una cosa di bellezza. Per me, la stampa è la creazione, lo scopo, il risultato del mio impegno

Rodney Lewis Smith


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E' sempre un piacere ritrovare G. B. Gardin, Maestro in frequentato workshop su la Riviera del Conero/Ancona sul finire degli Anni Ottanta del Novecento; un'altra volta incrociato ad Alberobello, in un trullo/ristorante sin dalle prime ore del mattino, già saturo d'invitanti aromi, per un happening fotografico curato da critico Denis Curti


Link video, copia ed incolla (altrimenti s'incazza Youtube, mah!)
https://www.youtube-nocookie.com/embed/TWDarS8qW94




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